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MA DAVVERO I DEBOLI DEVONO SEMPRE SOFFRIRE?

YANIS VAROUFAKIS ha pubblicato un ottimo libro dal titolo “I deboli sono destinati a soffrire?”((Ediz.: La Nave di Teseo))

Un libro importante, da studiare o almeno da leggere. Tratta della storia della politica monetaria europea. Dell’cioè. Ci riguarda, ci tocca da vicino.

YANIS VAROUFAKIS è stato ministro delle finanze della Grecia ed ha provato a difendere il suo paese illustrando (insegnando) le debolezze dell’impianto di una moneta unica a cambi fissi e rigidi. I poteri si sono stufati di sentire lezioni che contrastano le loro incapacità e le loro burocrazie che fanno delle regole delle quasi “tavole” trascendentali. Così si arriva a comprare titoli di stati non indebitati come la Germania (e del nord Europa) solo per applicarle, dicono rispettarle. E se si inonda il mercato di euro che vengono tramutati in altre monete – da chi li detiene – il valore dell’€ scende e alcuni suprlus commerciali diventano ancor più potenti. NON c’è nulla di male ad avere un mercato unico, una moneta unica. Ma per stare in piedi ci vuole il demos, come ci insegna la storia dell’Attica e in particolare di Atene. Togliere il potere ai nobili è la funzione del demos ed oggi dovrebbe toglierlo agli oligarchi ed alle burocrazie che fanno delle regole delle “tavole” anche se sono assai sbiadite. Come nell’antica Grecia abbiamo bisogno nell’Europa di oggi di eleggere i nostri magistrati (il demarco e i tesorieri): un governo popolare. Altrimenti, ripeto, per rispettare le regole vediamo che la BCE compra anche titoli dei paesi ricchi che poi si lamentano se l’€ perde di valore a causa dei trasferimenti in acquisti di altre valute. Un modo di schivare le regole! Non so se si è notato che i biglietti di € che circolano hanno come simboli delle figure che ben poco richiamano e palesano direttamente la cultura dell'Europa. Una maniera algida per non confrontarsi col demos e la sua storia e restare "asettici". Però... poi si ammette il parallel trade che fa sparire dai mercati dei paesi meno ricchi anche i farmaci salvavita per rivenderli sui mercati di quelli più ricchi. Facile capire chi ci guadagna.

Sul libro di VAROUFAKIS vedrete e capirete nei dettagli le azioni di Monti, Draghi, Merkel etc. ma anche dei capostipiti dell'asse franco-tedesco e della Bundesbank che si permette anche di ricorrere alla corte costituzionale germanica per limitare ancor più l'azione della BCE.

E poi Varoufakis mette in guardia nei confronti delle possibilità di un nazifascismo pronto a risorgere e che non può avere come antidoto la tecnocrazia. Se si pensa che gli stessi Seyss-Inquart (che volle l'Austria con l'Anschluss ) e Goebbels parlarono di Europa comune, come pure DeStefani e Pellizzi, fawscisti italiani... beh una ragione in più per stare attentissimi e sagaci.

(augusto debernardi)

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