Il giorno del solstizio d'estate Marina Moretti con le sue sillogi poetiche che scaturiscono dalle profondità della sua anima "marina" dove, utilizzando gli utensili della sua professione di archeologa come Trowel (la piccola cazzuola), la Scopetta, la Paletta e il Malepeggio (un piccone in miniatura), riesce a scovare immagini e reperti che vengono trasformati in versi ricchi di emozioni e di storia altrimenti tralasciata. In questo modo ammalia con la dolcezza dei versi e cattura con la loro forza il pubblico. Marina Moretti è stata accompagnata dal canto e dalla musica di Lucilla Del Ben, grande interprete.
L'ex lavatoio di Trieste, luogo dove le donne di un tempo lavavano i panni e gli abiti da lavoro, è stata la cornice ideale della forza della nuova poesia e della musica sospingendo appunto la nuova energia che tutto racchiude.
Ottima l'organizzazione dell'AMIS e del suo presidente Fabiano Mazzarella.

